Un buon motivo per imparare ad andare in bicicletta può essere quello della comodità; ci si sposta più velocemente e con meno fatica.
Con l’andare del tempo, andare in bicicletta può diventare una questione di sopravvivenza, per poter prendere parte alla “commedia” della vita, invece che restare ai margini delle strade a guardare quelli che partecipano.
Con l’ulteriore andare del tempo, andare in bicicletta può diventare una meraviglia, soprattutto nei momenti in cui si scopre di essere in grado di pedalare su strade accidentate, di compiere grandi distanze, di scalare montagne in apparenza ritenute impossibili o anche solo di assaporare il piacere di pedalare in scioltezza, godendo del vento che si incontra e del rumore musicale della catena che si muove in armonia con chi è alla guida della bicicletta e di tutto ciò che la circonda.
Pedalando, può capitarti di re-incontrare le tue capacità di azione e di intuizione, armonizzarle e svilupparle, piano piano, assieme al proprio bambino interiore, fino ad essere un Abitante Adeguato. E così, diventare CHI SEI.
Quando poi hai la fortuna di avere un tuo familiare o un tuo caro o un amico o un conoscente che ha imparato a sua volta ad andare in bicicletta, sapere che anche lei/lui ha la sua bicicletta, che è capace di pedalare come e meglio di te, che può diventare chi è e poter magari anche percorrere e condividere assieme un pezzo di strada, può regalarti il privilegio di scoprire il senso della vita, passata, presente e futura.
Carlo Spillare
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ALCUNE “VITAMINE” PER IL PENSIERO LATERALE CONTENUTE NEL LIBRO
Devo, devo, devo, spontaneamente devo fare quello che altri decidono sia bene per me e per tutti. E forse questo stato di cose dipende unicamente dal fatto che nessuno ha mai pensato di insegnare ad altri ad avere unicamente rispetto di «sé stessi»
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Una volta presa una decisione, dobbiamo completamente dimenticarla e iniziare a concentrarci su come migliorare il programma destinato a realizzarla.
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«Ogniqualvolta raggiungete un obiettivo, ponetevene subito un altro – sentii dire da Ma.Bo. durante il Corso – non serve a niente mettersi a guardarsi allo specchio per ammirare quanto bravi o quanto belli siamo. Quello che ha un significato non è tanto, o solo, il risultato finale, ma il viaggio che si è compiuto per arrivare fin lì.»
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Molto spesso, e proprio con le persone che abbiamo più care, continuiamo a vedere le persone secondo l’immagine preconcetta che ci siamo fatti e non concediamo loro la possibilità di cambiamento.
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Regala il tuo cuore a chi si sente in dovere di rispettarti, perché spesso hai paura; Spalanca da solo le tue braccia nell’aria nel buio dell’ignoto e prova a volare; Non masticare la tua inutile rabbia… COMBATTI.
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Continua a lottare quando sei colpito più duramente, è quando tutto sembra perduto che non devi rinunciare.
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«Quando si fa una cosa, è estremamente importante cercare di farla meglio che si può, anche se la cosa non piace. Non è tanto importante per la cosa in se stessa, quanto per il fatto che, così facendo, la mente impara ad essere efficace ed efficiente, anche in stato di disagio e a non farsi influenzare da sensazioni o sentimenti, mentre aiuta te, che sei il suo padrone, ad operare»
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«Sarebbe bello prima di nascere, poter imparare a morire».
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“In difetto non sono quelli che ti circondano. Loro non possono evitare di essere quello che sono. Tu sei in difetto, perché invece di aiutare te stesso preferisci giudicare loro. Ma solo gli idioti giudicano. Giudicandoli, non farai altro che tirare fuori il loro lato peggiore. La tua sfida sta nel prendere gli altri come sono. Lasciali in pace”.
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