CAMPIONI SI NASCE O SI DIVENTA?
Qual è il misterioso ed inafferrabile “quid” che rende un atleta “migliore” o di maggior rendimento o più costante nei risultati o più affidabile nei momenti importanti di una gara o di una stagione di gare, di un altro di pari capacità e possibilità?
Perché ci sono dei campioni che pur avendo un rendimento elevato costante, “falliscono” gli appuntamenti importanti?
Perché degli atleti hanno un rendimento costante non particolarmente brillante, ma in determinate manifestazioni sportive si “esaltano” ottenendo risultati inaspettati?
E, più in generale, “cosa” fa emergere una persona dalla “media”?
Sono queste le domande che più frequentemente ci vengono rivolte da atleti, professionisti e non, delle più disparate discipline sportive.
Gli studiosi dell’ “eccellenza” hanno, ormai da tempo, trovato la risposta a queste domande: ciò che rende possibile il raggiungimento di risultati rilevanti, anche da parte di atleti che fino a quel momento non si sono espressi a quei livelli di eccellenza è l’uso appropriato della propria MENTE.
Quante volte, di un atleta che non raggiunge i risultati aspettati si sente dire: “era troppo teso”, “era deconcentrato”, “si è innervosito”, “gli è sfuggita la situazione di mano”, “non ha saputo interpretare la gara”, “la stanchezza si è fatta sentire”, “era disturbato dal pubblico”, “sta vivendo un momento particolare”, “aveva altro per la testa”, e chi più ne ha più ne metta.
Oppure il contrario: “era in giornata buona”, “non lo avevo mai visto così concentrato”, “ha superato se stesso”, “il pubblico amico lo ha esaltato”, “è nato un nuovo campione”.
E’ un dato di fatto che un qualsiasi atleta, in quanto innanzitutto “persona”, è soggetto ad una serie di stimoli fisici, emozionali e mentali.
Se questi stimoli non sono tenuti sotto controllo, possono destabilizzare il suo abituale rendimento, “inceppando” quei delicati meccanismi interiori che gli consentono di esprimere al meglio le sue capacità e potenzialità.
Di qui la necessità di acquisire la capacità e l’abitudine a padroneggiare questi impulsi fisici, emozionali e mentali, non solo per evitare spiacevoli insuccessi, ma anche per potenziare le personali caratteristiche psico-fisiche e tecniche.
In questa ottica, le tecniche mentali e gli elementi motivazionali di Dinamiche della Mente e del Comportamento, un metodo di Sviluppo Personale del dott. Marcello Bonazzola, distribuito da più di trent’anni in Italia dall’ Istituto di Dinamiche Educative Alternative di Curno (Bg), possono rappresentare un valido supporto per un atleta anche non agonista.
In conclusione, una esperienza valida per tutti, atleti agonisti e non, con ampie applicazioni pratiche nella vita di tutti i giorni, sia per un miglioramento delle Qualità più spiccatamente Sportive, sia, più in generale, della Qualità della Vita.
IL CORSO
Il Corso “Dinamiche della Mente e del Comportamento” per lo Sportivo, è una Iniziativa Didattico-Propedeutica a indirizzo psicopedagogico che fa parte integrante del Progetto Permanente di Dinamica Educativa Alternativa del Dipartimento Orientamento e Formazione dell’Accademia Europea C.R.S.- I.D.E.A. (Ente Riconosciuto) di Dalmine (BG).
L’iniziativa è di facile accesso e di semplice partecipazione e non esige specifiche conoscenze o basi culturali particolari.
Pur nella sua peculiare caratteristica innovativa essa non interferisce mai con le prerogative e le funzioni di chi ha specifiche competenze tecniche in materia sportiva, in quanto si rivolge all’uomo-sportivo e alle sue qualità naturali, fisiche, emozionali, mentali e alle sue aspirazioni palesi o latenti.
I Relatori del Corso, attraverso modalità di linguaggio e di insegnamento “adeguati e funzionali”, sono in grado di rendere comprensibili a tutti sia i contenuti che le tecniche del Corso in oggetto.
Agli allievi partecipanti (a coloro cioè che avranno avuto la conferma del “posto” al Corso) verrà soltanto richiesto di “sforzarsi di non sforzarsi” e, naturalmente “di essere presenti” e “disposti a imparare a stare e a giocare meglio”.
Il Corso, di tipo intensivo, è articolato in due giornate ripartite in dieci sessioni di circa un’ora e mezza l’una, compresi gli intervalli (con cadenze e modalità adeguabili alle esigenze delle varie squadre) e non prevede quaderni o penne o libri o dispense o compiti.
CONTENUTI E FINALITA’
Le tecniche di Dinamiche della Mente e del Comportamento, di facile apprendimento e di ancor più facile esecuzione, possono essere utilizzate nella pratica sportiva per:
- raggiungere la “tensione produttiva” (nè troppa, nè troppo poca) necessaria per un’adeguata performance sportiva
- mantenere questa tensione produttiva per l’intera durata della gara;
- rilassarsi a fine gara per recuperare più rapidamente parte delle energie psico-fisiche spese;
- mantenere il necessario controllo emozionale ed un’adeguata calma mentale prima, durante e dopo una gara, nonché in situazioni estreme di disagio “ambientale”;
- potenziare il senso di fiducia in sè stessi e nelle proprie capacità;
- migliorare i gesti tecnici, eliminando più facilmente e rapidamente gesti e/o abitudini scorrette e non utili;
- ridurre i tempi di addestramento, con conseguente risparmio di tempo, fatica e denaro.
dott. Carlo Spillare
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