“Se tu stai bene, io sto bene” all’Expo Summit Relazionésimo in Fiera a Vicenza
From 17:30 to 19:30Prima della pandemia, la vita era dominata dalla fretta e dall’ansia; oggi, a pandemia non ancora superata, lo è di più.
Tra le varie conseguenze spiacevoli che ci ritroviamo ad affrontare, vi è quella che si stanno perdendo di vista i presupposti imprescindibili per stare bene con sé stessi e per relazionarsi con gli altri in modo adeguato e costruttivo.
Uno di questi presupposti è l’ecologia vale a dire, rapportato alla vita quotidiana, la relazione che si coltiva tra sé stessi e l’ambiente circostante.
È però necessario comprendere che non può esistere alcun tipo di ecologia comportamentale (lavorativa, relazionale, politica, medica, economica, sportiva, scolastica ecc.) senza una corrispondente ecologia mentale.
Invero, non possono esistere azioni pulite (in ogni campo della vita sociale del nostro purtroppo disastrato Villaggio Globale) senza modi di pensare puliti indirizzati verso la positività e l’adeguatezza, senza cervelli e menti organizzati, formati e protesi verso la fratellanza, verso l’uguaglianza, verso la libertà.
Nel campo delle relazioni interpersonali, è un dato di fatto che il benessere di ognuno dipende dal benessere degli altri e ciascuno di noi dovrebbe rendersi conto di essere una cellula viva, efficiente ed attiva, di un unico organismo (il mondo in cui viviamo) finalizzato al meglio per sé stesso.
Da questa prospettiva, il primo passo è quindi di darsi da fare per essere “sane ed adeguate cellule” di un sano ed adeguato organismo vivo e vitale; il passaggio successivo è poi quello di essere consapevoli che se come cellule vive e vitali si riesce ad aiutare tante altre cellule ad essere vive e vitali, non solo staranno bene loro ma si allontanerà il rischio di dover sprofondare con tutto il “condominio”.
In questo senso, “se tu stai bene, io sto bene” diventa un presupposto ideale che potrebbe stimolare chiunque, nell’ambito dei propri ruoli, competenze e responsabilità a farsi parte attiva di una convivenza civile e proiettata verso scelte di vita costruttive e realmente “umane”.
In questo convegno, l’ecologia mentale fa parte integrante della domanda posta a fianco di ciascun tema e ogni relatore porterà la sua testimonianza personale nell’intento di stimolare una risposta costruttiva e consapevole alla domanda, per fare sì che l’ecologia mentale possa realmente divenire la base di ogni tipo di ecologia della vita sociale, vissuta non con opinioni teoriche e formali, ma attraverso “reali sensazioni” consapevoli e responsabili, riversate nella pratica quotidiana.
Carlo Spillare – Presidente