HO IMPARATO

Ho imparato che nulla esiste che prima non sia stato pensato.

Ho imparato che non esiste qualcosa per niente.

Ho imparato che non si deve mai dare niente per scontato.

Ho imparato che se punto un dito accusatore,
contro qualcuno altre tre restano rivolte verso di me.

Ho imparato che la vita è una più o meno
lunga malattia con prognosi infausta.

Ho imparato che le manifestazioni di gratitudine
non sono altro che richieste di nuovi favori.

Ho imparato che nulla succede mai per caso e che la difficoltà
sta nello scoprire perché è successo; anche se il più
delle volte lo scoprirlo non serve a niente.

Ho imparato che la vita è come un rotolo di carta igienica;
più ti avvicini alla fine più velocemente si esaurisce.

Ho imparato che ignorare i fatti non cambia i fatti.

Ho imparato che ognuno è libero di suicidarsi come vuole.

Ho imparato che nessuno può darmi o
togliermi qualcosa se io non lo voglio.

Ho imparato che non posso dare alcunché
ad alcuno se non possiedo quello che vorrei dare.

Ho imparato che io sono la persona più importante che
c’è al mondo per me stesso e che ogni altro lo è per sè.

Ho imparato che il successo è una scala a pioli
su cui non puoi salire con le mani in tasca.

Ho imparato che se, quando la paura bussa alla tua porta,
tu vai ad aprire, non trovi nessuno.

Ho imparato che collaborare con l’imponderabile
può aiutare a non cadere nel male oscuro che
distrugge la voglia di vivere.

Ho imparato che non sempre chi ti mette nella cacca
lo fa perché ti vuole male e chi te ne tira fuori
lo fa per farti un favore.

Ho imparato che l’ignoranza, la presunzione e il perbenismo
sono tra le peggiori malattie che travagliano l’umanità.

Ho imparato che ogni cosa prende la forma
del cervello che la riceve.

Ho imparato che l’esempio imposto è lesivo della libertà
di ognuno di realizzarsi imparando dai propri errori.

Ho imparato che se voglio morire vivo
non devo mollare mai.

Ho imparato che la libertà è rischio, solitudine e paura; è
il vento freddo che ti arriva nelle ossa. E che non conviene
giocare al rilancio se non si è decisi ad andare fino in fondo.

Ho imparato che non posso giudicare né convincere nessuno.

Ho imparato che la verità, la democrazia, la giustizia
sono invenzioni di pochi che perseguono il potere sui tanti.

Ho imparato che il tempo non ha fessure e che se rovini
i momenti, le smagliature rimangono.

Ho imparato un mucchio di altre cose, ma non le ho capite
e quindi non mi hanno aiutato a fare e a conoscere alcunché.

A questo punto visto che finalmente anch’io dovrei sapere
tutto quello che voi sapevate già, posso ben dire di
essermi conquistato il diritto di considerarmi normale
e di firmarmi…. Odysseus

Fonte: A Futura Memoria, di Marcello Bonazzola – Ed. I.D.E.A. srl

 COPERTINA SI SEDES NON IS